12 Ottobre 2020
Il Rating, una mappa di orientamento per compiere scelte di investimento vincenti
Trusters, da sempre, valida le iniziative da proporre ai propri investitori secondo principi consolidati di analisi di fattibilità’ e corretta valutazione dei deals.
Queste caratteristiche debbono coincidere con
- la rapidità’ del risultato,
- ed una redditività’ interessante e profittevole, proporzionata alla valutazione del rischio.
Gli strumenti utilizzati per ottenere questo obiettivo sono molteplici e prevedono un certo grado di complessità’: si va dall’analisi societaria e creditizia, al track record storico esperienziale di attività’ (sul territorio specifico), in operazioni immobiliari di successo.
Successivamente si passa alla valutazione dell’approccio strategico del deal, al modello organizzativo programmato per il raggiungimento degli obiettivi, e infine ai tempi di realizzazione e restituzione dei rendimenti.
A questo, ovviamente, si abbina la parte più’ specificatamente tecnico/amministrativa con l’esame puntuale della documentazione di progetto e la determinazione delle singole conformità’.
Tutto questo contribuisce alla creazione di un “audit” completo ed integrato che determina il planning dell’operazione e, di conseguenza, i tempi di una ragionevole restituzione del rendimento promesso ai nostri investitori.
Nulla avviene per caso.
La fedeltà a questo approccio, ci ha consentito nel tempo di pubblicare, ad oggi, 71 deals e assistere alla completa restituzione di capitali e interessi, di tutti i progetti andati a scadenza.
Questo “processo complesso” prevede un costante affiancamento di Trusters agli operatori immobiliari che desiderano pubblicare una raccolta per finanziare le loro iniziative.
Le iniziative proposte dalle società, agli investitori della “vostra” piattaforma Trusters, debbono aderire a requisiti e criteri definiti e stabili:
la nostra attenzione, a protezione degli investimenti a capitale di rischio dei nostri iscritti, ha origine tempo prima della raccolta, prosegue durante la realizzazione del progetto e si completa con la restituzione del risultato atteso.
Questo percorso, attualmente, e’ un “dietro le quinte”, visibile solo nella presentazione del progetto e nella documentazione pubblicata a corredo.
Desideriamo migliorare la percezione delle logiche che determinano le differenze di rendimento, la scelta o la bocciatura dei progetti.
Abbiamo. quindi, deciso di contribuire ulteriormente alla consapevolezza e trasparenza pubblicando il “rating di progetto” allo scopo di rafforzare la conoscenza dei criteri di selezione dei progetti e quindi alla formazione e maturazione delle logiche di investimento dei nostri iscritti.
Rendendo, più’ visibile i risultati di indagine ed esprimendoli nella forma divulgativa sintetica del rating intendiamo fornire un ulteriore strumento di orientamento che, sono certo, ci aiuterete ad incrementare in modo partecipativo.
Crediamo che questo approccio possa migliorare la qualità delle scelte dei nostri investitori in modo da aderire a progetti rapidi, profittevoli e diversificati.
Insomma, vi portiamo un po’ “dietro le quinte”.
Il rating conseguente all’audit si esprimerà in 3 distinti “ambiti” di approfondimento che a loro volta raggruppano informazioni e dati di varia origine:
- ambito societario
- ambito iniziativa
- ambito creditizio
Ognuno di questi ambiti ha un proprio rating di valutazione che concorrerà alla formazione della valutazione generale del deal.
Il combinato disposto dei fattori incidenti consentirà’, quindi, di esprimere la valutazione di sintesi finale, utile a compiere scelte ed opportune diversificazioni.
In linea di principio, più’ alto sarà’ il rating, minore sarà’ il rendimento atteso.
Anche se questa è’ un’osservazione di carattere generale e “matematico”, in quanto non si può’ escludere a priori che la societa’ desideri remunerare in modo più’ incisivo del necessario i propri investitori per motivi di rapidità’ di raccolta o per promozione o in ragione di rendimenti del progetto più’ elevati della media.
La visione del rating consentirà’, quindi, di valutare meglio i fattori di forza e di potenziali criticità’ delle iniziative e delle società’ promotrici ma, come emerge, non sempre i rendimenti offerti dovranno seguire automaticamente le valutazioni espresse dai dati oggettivi.
Non saranno pubblicati rating sotto il limite del rischio medio.
Rammentiamo che diversificare, investendo su deal diversi per caratteristiche e rendimento, e’ spesso la scelta vincente.